Qualcosa in Europa si muove. Finalmente sembrerebbe che qualcuno nella politica del Vecchio Continente abbia capito che la Libertà è più importante degli interessi economici delle Major.
Un resoconto più completo si può trovare qui: http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2165803.
In questo post comunque io vorrei concentrarmi un altro aspetto: la criminalizzazione della tecnologia PeerToPeer.
Riporto un pezzo di un altro articolo apparso su PI:
Ma si parla anche di Offerta legale e pirateria, un punto sul quale emergono tutte le pressioni condotte sugli organismi comunitari dall'industria dei contenuti, pressioni che vanno in direzioni già ben note ai lettori di Punto Informatico: da un lato chiedere ed ottenere la collaborazione dei provider e dall'altro abbattere le garanzie delle normative sulla privacy per consentire una più efficace repressione del P2P.Sempre fermo restando che la Privacy è un sacrosanto diritto dell'uomo. E nessuno deve permettersi, per nessun motivo, di togliere la possibilità dell'anonimato in rete.
Io non riesco a capire perché si dovrebbe spingere gli ISP a reprimere i servizi P2P. Il P2P è una tecnologia di cui si può fare uso. Che poi l'uso che se ne fa sia "legale" o meno questo non giustifica a criminalizzare la tecnologia di per sé.
Sarebbe come dire: "... c'è gente che guida l'automobile ubriaca e causa morti e feriti: La colpa è delle automobili e quindi vanno rese illegali ed eliminate dalla circolazione..."; vi pare un discorso sensato? No!?!... allora perché a molti pare sensato fare la stessa cosa col P2P???
Condizionamento mentale fatto dai mass-media?
Se ora ci tolgono una mezzo/tecnologia si verrà a creare un precedente. Forse questa è la cosa più pericolosa!
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