Il brusco cambiamento di temperature di questi giorni mi ha fregato, come al solito del resto, sento che sono un poco debilitato; nulla di grave se non fosse che domani ho un impegno importante a Ferrara e, quindi, non posso assolutamente ammalarmi. Per oggi il buon senso, accidenti a lui, mi impone di non inforcare la motocicletta visto che, anche se molto invitante poiché soleggiata e priva di nuvole, la giornata è forse troppo fresca date le mie attuali condizioni! Poi c'è da aggiungere che dovrei scorrazzare da solo... ma forse questa è la storia della Volpe e dell'Uva!
Alla TV, nonostante i sei milioni e mezzo di canali che il digitale terrestre ci ha concesso, non fanno un beneamato "membro" che valga la pena di guardare.
Ecco che allora mi ritorna alla mente qualcosa che mi avrebbe potuto salvare ciò che resta della domenica, o almeno qualche oretta. Qualcosa che mi teneva compagnia quando ero malato e non era il mio buon senso, non ancora sviluppato se non del tutto inesistente, ma mia madre a tenermi a casa! Qualcosa che mi ha insegnato buona parte di quello che so sulle moto e sulla cultura a loro legata. Qualcosa che, per molti di noi, faceva parte a pieno titolo della Cultura Custom Italiana e che, molto probabilmente, ha abbondantemente contribuito a crearla. Qualcosa che per più di 15 anni ha rappresentato un riferimento per chi le moto le viveva o anche solo le sognava. Qualcosa che, purtroppo, non esiste più già da un pochetto! Qualcosa di cui io sento la mancanza e, sono convinto, molti altri come me!
È stato sulle pagine di Freeway che ho visto per la prima volta un Softail Custom e me ne sono innamorato. E stato leggendo gli articoli e guardando le foto di Freeway che ho deciso che avrei avuto un'Harley un giorno. E stato su Freeway che ho letto per la prima volta ciò che scriveva Carlo Talamo. È stato grazie a Freeway che ho capito che le Harley, come le Custom in generale, non devono per forza essere nere. Forse, senza volere esagerare, un poco di ciò che sono oggi lo devo a questa rivista... non so se è stata la causa unica del mio essere Motociclista ma di certo il suo contributo è stato forte, e di questo le sono grato!
Era, per quel che ne so, l'unica rivista completamente dedicata alle Custom, senza divagazioni... ogni tanto qualche culo e qualche tetta si vedeva, e ci mancherebbe, ma le moto restavano sempre protagoniste; tutto il resto era contorno! E poi i "fumetti" della parte centrale erano speciali... io non ricordo altre riviste dello stesso spessore!
Ora molti vanno pazzi per Lowride... per carità, non posso giudicare, non lo ho mai letto... però Freeway mi manca!
Avrei voluto collezionare tutti i numeri di questa rivista piena di fantastici sogni, ma costava troppo per le mie finanze sempre in rosso... ma questo non conta, non rimpiango i numeri che da ragazzino non ho potuto acquistare... mi rattrista molto, invece, sapere che nelle edicole non arriva ogni mese un numero nuovo... e io, che stia bene o male, che abbia la pecunia in tasca o sia in bolletta, Freeway di "questo" mese non me lo posso leggere...
Forse è anche per la mancanza di Freeway che ora troppe custom cominciano ad essere tutte nere troppo uguali tra loro...